L’uomo flessibile
Le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale è un tema che ci riguarda tutti indistintamente. Uomini e donne flessibili oggi si aggirano per le strade del Mondo e spesso non sanno nemmeno di esserlo.
Ecco perchè ho deciso, dopo un’attenta riflessione, di portare ogni tanto il mio piccolo contributo di studentessa in questa rubrica. Ho pensato che potesse essere utile mettere a disposizione delle donne del network il sapere che l’esperienza universitaria mi sta trasmettendo.
“L’uomo flessibile” di Richard Sennet è un libro che va assolutamente letto se si vuole comprendere in maniera semplice come le parole mobilità, rischio e flessibilità siano diventate le nuove categorie di vita contemporanee.
Vivere nell’incertezza, nella continua innovazione, sottomessi a forme di potere e di controllo diverse ma maggiori rispetto al vecchio capitalismo e con un aumento delle diseguaglianza sociali è, aimè, la nostra condizione.
Questo nuovo stile di vita indotto ha conseguenze importanti sull’autostima dei lavoratori e delle lavoratrici: il senso di fallimento che spesso si nasconde in chi è incapace di rispondere adeguatamente alle sfide che ci impone il “mondo del business” lede l’integrità dell’io. Si assiste ad una vera e propria mutazione del carattere di ognuno, che si deve adeguare ai nuovi canoni di mutevolezza e dinamicità della società.
I casi narrati nel libro sono un esempio di come il nuovo capitalismo stia geneticamente modificando il nostro essere uomini e donne professionisti e le nostre vite spesso anche nel privato.
Rose è una di questi, un’intelligente e insoddisfatta imprenditrice di mezza età che decide di cambiare lavoro…ma a quale prezzo?
Buona lettura, Silvia
Richard Sennet è professore di Sociologia alla London School of Economics e alla New York University. Oltre a “L’uomo flessibile” ha scritto numerosi altri libri e tra i suoi molti riconoscimenti il Premio Europeo Amalfi per la Sociologia e le Scienze Sociali e il Hegel Prize alla carriera.