Quando il detox è tecnologico
Quanto tempo della nostra vita dedichiamo a disintossicarci dalla tecnologia? Riusciamo a ritagliarci dei momenti di puro detox, piccole isole felici di relax mentale dal bombardamento di messaggi che fanno luccicare i nostri occhi e drizzare le nostre orecchie?
Siamo in grado davvero di difenderci dai continui spot pubblicitari che in televisione, dagli schermi luminosi per la strada o dai nostri device arrivano ai nostri sensi?
È impossibile per noi vivere ore e giorni di totale libertà da condizionamenti tecnologici? Nessun problema, ci può aiutare proprio la tecnologia! Un paradosso? Certo!
Dalla prossima primavera saranno in commercio speciali lenti, pensate dall’ingegnere americano Scott Blew, in grado – una volta indossate – di oscurare i monitor di pc, display vari e tv dai quali siamo costantemente affascinati e allo stesso tempo stressati.
Occhiali magici, quindi, che possono isolarci, diventando scuri, da tutte le forme di comunicazione virtuale alle quali siamo ormai assuefatti.
Cinquanta euro per ritrovare una dimensione più intimista, per guardare dentro di noi e non fuori, per bloccare stimoli e continui richiami che ci arrivano da un marketing sempre più psicologico e comportamentale.
Cinquanta euro per staccare la spina. Che dite, ne vale la pena?
Annalisa D’Errico
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