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Enrica Tesio

“Rassetto le stanze di questa mia vita. Per qualcosa di nuovo, dell’aria pulita. E butto i rapporti scaduti e scadenti. È l’ecologia, dei miei sentimenti”. Enrica Tesio

È torinese. Ha 39 anni, due figli, un bimbo di 7 anni e una bimba di 5, un mutuo inestinguibile, un lavoro come copywriter. È nata sotto il segno della Vergine, ma ha l’ascendente in Bilancia. Ha uno dei blog più famosi in circolazione, Tiasmo, nato nel 2013 dopo l’allontanamento del suo compagno. “La separazione mi ha regalato un nuovo lavoro” dice Enrica Tesio, facendo sorridere la voce. Quale? Un lavoro notturno, che sì è trasformato in collaborazioni giornalistiche e televisive e in due libri: “La verità, vi spiego, sull’amore” edito da Mondadori e “Dodici ricordi e un segreto” pubblicato da Bompiani. Ma non confondiamo le cose: un libro, per la Tesio, non è come un figlio. Eh no.

“Io alle mamme ‘l’uomo della mia vita l’ho partorito’ vorrei ricordare che è l’incipit di quasi tutte le tragedie greche” è il tweet fissato sul Tuo profilo Twitter. Spiegaci…

La mamma “madrona” è pericolosa. Il rischio è di buttare addosso ai figli le proprie frustrazioni amorose: un atteggiamento che può avere sui bambini un effetto lesivo importante. I figli sono profondamente altro rispetto a noi… per questo non dobbiamo circondarli di un affetto estremo, quasi patologico. Quando poi può anche essere che tutto questo affetto non esista davvero, ma lo si affermi comunque… ormai tutta la nostra comunicazione tende all’eccesso, ad essere esorbitante. Soprattutto sui social.

Già, i social. Sei partita da un blog per raccontare te stessa. Consigli la strada della scrittura alle donne come “autoterapia”?
Scrivere può essere una medicina, ma non è risolutiva. Per me è stato utile per spiegarmi che la gente era interessata a quello che scrivevo. E poi attraverso i social sono entrata in contatto con nuove persone che hanno rappresentato e rappresentano un arricchimento per me, per la conoscenza che ho di me stessa. Scrivere però è un veicolo importante come tanti altri. È un po’ come se sai fare le torte: se sei brava a farle è quella la tua strada.

La Tua scrittura è spesso ironica. È questo il Tuo asso nella manica?
Io non mi considero una scrittrice tradizionale, non mi prendo molto sul serio. Credo di essere un’autrice borderline, un outsider. A me scrivere piace, ma non penso si debba parlare di “vocazione”. Il nostro è un mestiere sopravvalutato.

Allora qual è il segreto per fare tutto, per noi donne?
“Fare tutto di merda” avevo scritto tempo fa. Ma non è vero. Il vero segreto è fare ciò che ci piace e diverte. Ciò che ci dà gioia. E poi dobbiamo fare un po’ di autocritica e analizzare in cosa sbagliamo: dobbiamo imparare a mollare qualcosa, dobbiamo essere sgravate. Certo, la società in cui viviamo non ci aiuta…però io, ad esempio, sul lavoro sono stata fortunata.

La fortuna basta?
Io sono stata assunta in agenzia che ero incinta e non ho mai avuto problemi lavorativi… Ci va fortuna, certo, ma anche la capacità di ritagliarsi degli spazi, fare strategia. Poi io ho resistenza, e sono determinata. Insomma, ovviamente c’è del lavoro dietro…

E poi c’è la maternità…
La maternità è un momento creativo nel quale pensi a cose a cui non avevi mai pensato prima. Il mio blog è molto legato a questa tema: è un periodo della vita durante in quale si ha una vena creativa nuova. Un po’ come quando ti innamori.

Annalisa D’Errico

 

Immagini tratte dal profilo Facebook di Enrica Tesio

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