La potenza rigeneratrice del viaggio
Tutti noi amiamo raccontare dei nostri viaggi, dei posti dove siamo stati e delle nostre avventure estive, però la verità è che parlare dopo è facile perché torniamo stanchi, ma rigenerati e carichi di emozioni, mentre prima di partire non sempre siamo così sereni nell’affrontare luoghi e posti nuovi.
Lasciare la nostra casa e le nostre abitudini per affrontare luoghi e persone sconosciute ci affascina e al tempo stesso ci impaurisce, perché il non conosciuto e il diverso da noi da sempre mette ansia, anche se spesso non lo ammettiamo e partiamo spavaldi.
Per sopperire a questa realtà, al giorno d’oggi ci sono molti strumenti, a cominciare da Google Maps per orientarci sulle cartine fino a Street View per “vedere” in anteprima dove andremo. Tutti questi strumenti ci aiutano a prendere familiarità con i luoghi del nostro viaggio, però non potranno mai sostituirsi a quello che sarà veramente, alle persone che incontreremo, agli odori che sentiremo, ai suoni e ai colori che saranno unici perché unici saranno quei momenti.
E torneremo rigenerati perché avremo avuto la possibilità di superare delle piccole prove in contesti nuovi e in situazioni diverse dalle solite, dove non ci sono le sicurezze del conosciuto di sempre.
Durante il viaggio avremo la possibilità di conoscerci meglio, perché ci sperimenteremo in situazioni nuove e una volta tornati sapremo che se capiterà di nuovo qualcosa di sconosciuto ce la faremo nuovamente.
Avremo la mente più disponibile a vedere soluzioni diverse, perché saremo più disponibili e i nostri orizzonti si saranno allargati.
Viaggiare in posti nuovi è un misto di timore e di gioia, che ci fa tornare in uno stato di stanchezza “rigenerativa”, perché inutile dirlo, torniamo stanchi, ma “vivi” di sensazione nuove.
E se non possiamo viaggiare in posti nuovi, per qualsiasi motivo, possiamo comunque rigenerarci leggendo libri ambientati in paesi lontani, viaggiando con la mente e visualizzando luoghi lontani attraverso le parole di chi scrive.
Leggendo “Né di Eva Né di Adamo” di Amelie Nothomb sono salita anche io al monte Fuji…e anche se non sono mai stata in Giappone, ancora oggi ne ho un ricordo vivissimo nella mia mente.
Emanuela
Articolo disponibile anche su: http://oltreildato.it/2017/09/13/la-potenza-rigeneratrice-del-viaggio/
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