Federica De Benedictis
“Dire Fare Mole è nato due anni fa e mi ha letteralmente cambiato la vita. Creai questo piccolo blog in un momento per me difficile a livello professionale e personale. Dopo una laurea in Giurisprudenza, presa senza convinzione e senza la minima voglia di fare l’avvocato, faticavo a trovare la mia strada; lavoravo nell’azienda di famiglia, non mi piaceva ciò che stavo facendo, soprattutto non mi sentivo più io”.
“Capii allora che per ritrovare me stessa dovevo partire dall’inizio. “Let’s go back to the start”, cantano i Coldplay: e così ho fatto. Sono tornata al mio primo amore, a ciò che da bambina illuminava le mie giornate, che scatenava la mia fantasia facendola volare senza sosta e senza lacci (e che mi faceva conseguire bellissimi voti in italiano!). Sono tornata a scrivere, a giocare con le parole, a fare quello che mi rendeva felice ed al contempo orgogliosa. Ho scelto di scrivere della mia città e della mia Regione e la scelta mi ha portato fortuna.
Da lì la strada è stata tracciata ed è stato meraviglioso percorrerla. Come girare per i sentieri dei miei amati borghi alpini, come camminare lungo il Po al Valentino in una domenica di sole autunnale. Ho ri-scoperto il mio territorio attraverso nuovi occhi e nuove prospettive, ho imparato cose che non conoscevo, e – visto che il cammino è più bello quando si è in compagnia – ho incontrato persone che hanno enormemente arricchito il mio bagaglio ed il mio cuore.
Esperienze, interviste, occasioni lavorative. Due anni fa avrei giurato che questo blog sarebbe rimasto mio, e mio soltanto. Invece, ho condiviso i miei pensieri, le mie parole, le mie fotografie. E la gioia si è moltiplicata.
Per tutti questi motivi devo ringraziare la mia Musa. Perché tutti coloro che scrivono, da che è stata inventata la scrittura, hanno qualcuno a cui dedicare i propri versi. Io ho scelto la Mole Antonelliana perché non poteva essere altrimenti.
Sì, la Mole è la mia Musa: la sua sagoma inconfondibile è il nostro marchio di fabbrica sabaudo, la prima cosa che cerchiamo quando osserviamo Torino dall’alto. Che sia da Superga o dai Cappuccini, non importa: è su di lei che il nostro sguardo si posa. E non smetterò mai di ringraziarla per avermi inconsapevolmente mostrato il cammino e regalato un lavoro che finalmente sento mio”.
Federica De Benedictis
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Nella prima immagine Federica De Benedictis.
Nella seconda immagine Federica De Benedictis di spalle e sullo sfondo la città di Torino.