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Il tempo può aspettare

Ciao ragazze,

so che avevo promesso di parlare del tempo, ma la cronaca di queste ultime settimane mi ha obbligata a riflettere su alcune questioni, non potevo farne a meno e ho deciso che “il tempo può aspettare”, sento il bisogno assoluto di condividere con voi questi pensieri.

Tutto comincia quel brutto giorno in cui la cronaca nera ci racconta la storia di un piccolo di 18 mesi, il quale, dimenticato in auto, viene a mancare. Dopo questa notizia ho passato il tempo a cercare di comprendere il pensiero generale della popolazione attraverso i commenti, di mamme, donne, uomini e ascoltando i pensieri di persone che conosco e di quelle che non conosco.

Ora sono qua, non per essere un’ulteriore commentatrice di questo dramma, ma per tirare le somme del pensiero generale che ho ascoltato io.
Eliminando il mio personale giudizio, vi dico cosa ho riscontrato; il mondo si spacca in due, c’è chi giudica questa madre e pensa che non sia plausibile che possa capitare, chi invece si immedesima e capisce che purtroppo, con la frenesia di oggi, tutto questo può accadere. Molte raccontano le loro esperienze, affermando che sono state solo più fortunate, altre raccontano che conoscono molto bene l’accaduto perché a loro è accaduto con l’animale domestico, non che sia meno grave.
Io cerco invece, di razionalizzare l’accaduto e provo a mettere in una scatoletta tutti i miei sentimenti e le mie emozioni, che mi porterebbero solo pensieri giudicanti verso questa povera madre.
Riscontro nell’accaduto, in maniera molto nitida, tutto ciò’ di cui abbiamo parlato. Le cose da non fare, l’importanza di un itinerario di viaggio e i sensi di colpa.
Ciò che noto è la difficoltà caratterizzante di moltissime donne, quella di convincersi che, anche senza forze, ce la dobbiamo fare, che non possiamo e non dobbiamo mollare, mai.

Purtroppo però siamo donne e non siamo dei robot!

Quando riusciremo ad accettare veramente che abbiamo risorse limitate, tutto cambierà di prospettiva.
Sarà chiaro che, ad esempio, quella nostra amica che ha il bimbo che la notte dorme, riuscirà a tornare a lavorare subito, diversamente da noi, che invece abbiamo il cucciolo che non dorme mai.
Quando parliamo di itinerario di viaggio, parliamo semplicemente di un modo diverso di esprimere il nostro io interiore. Ragazze ciò di cui abbiamo bisogno è dentro di noi, dovete solo decidere di dargli voce. Se il bimbo non dorme di notte, la vostra priorità in quanto donne, è di dormire, fatelo durante il giorno! E se non potete dormire durante il giorno, perché dovete lavorare, provate a mettere come priorità, quella di trovare il momento per riposare, fatevi aiutare dal compagno, dalla mamma, dalla suocera, non c’è nulla di male, non sarete meno mamme!

Accettate i vostri limiti e fatevi aiutare, anche se le cose non saranno fatte esattamente come le avreste fatte voi. Riposatevi e ricaricate le batterie, senza energie, nulla può essere fatto nel modo consono, neanche da voi.

Se per voi invece è fondamentale crescere in prima persona il vostro bimbo, ricordate che rimane fondamentale il vostro riposo e la vostra salute.
Nell’itinerario che ho portato ora come esempio ho messo come priorità il riposo, cosa a cui secondo me rinuncia sempre una neo-mamma, ma questo vale per ogni priorità voi abbiate.
Qui mi collego con l’ultimo argomento di cui abbiamo parlato, i sensi di colpa, dobbiamo lavorare molto anche su questo, noi dobbiamo accettare che siamo donne prima di essere mamme e mogli o compagne.
Se non facciamo funzionare bene il nostro corpo, non saremo contente di ciò che saremo come donne e il resto non potrà funzionare come vogliamo. Donne non sentitevi in colpa e quando fate il vostro itinerario di viaggio, mettete come priorità il vostro ruolo di donna, senza di questo, non sareste diventate né mamme, né mogli o compagne!

Un abbraccio enorme a tutte le “Super Vicky” del mondo.

Manuela Mariotti

Articolo disponibile anche su: http://oltreildato.it/2017/06/12/il-tempo-puo-aspettare/ 

Immagini prese dal sito www.pixabay.com

Commenti (3)

  • Forse la fretta, forse i pensieri che angustiano ogni adulto, hanno distratto migliaia di genitori in tutto il mondo causando immani tragedie e lo stillicidio dei bimbi dimenticati nei veicoli.
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    Prelevala gratuitamente dal sito ufficiale http://www.infantreminder.com/ oppure da App Store o Google Play.

  • Buonasera Giuseppe, la ringrazio molto per l’informazione e complimenti per aver realizzato Infant Reminder.

    • Buonasera Silvia, grazie a lei per l’apprezzamento, a nome di tutti i bimbi del mondo.

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